PTOF RETE ACS 19/22 ol

STORIA, IDENTITÀ E MISSION DELLA SCUOLA

Storia e presentazione della Scuola dell’Infanzia “S. Stefano”

La Scuola La Scuola dell’Infanzia paritaria “S. Stefano” si configura, giuridicamente ed amministrativamente, come attività della Parrocchia che la istituisce e la gestisce, a norma dell’art. 16, lettera b) della legge 222/85.N e consegue che la Presidenza e legale rappresentanza spetta al Parroco Pro tempore.

Dall’anno scolastico 2017-2018 la Parrocchia ha affidato la gestione della scuola alla “Parrocchia di santa Fosca” in Altivole a cui fanno capo le tre scuole dell’infanzia parrocchiali di Altivole, Caselle e San Vito. Queste condividono il medesimo Presidente e Parroco, la stessa Segretaria e la medesima Coordinatrice.   Le tre scuole hanno un unico Comitato di Gestione denominato “Comitato di Gestione A.C.S.” composto dal Presidente,  dai rappresentanti dei genitori delle tre scuole, dalla Coordinatrice o sua delegata,  dalla Segretaria e da due o tre membri nominati dal Parroco.

La scuola  si pone all’interno del sistema formativo integrato per l’infanzia con lo scopo di accogliere i bambini dai tre ai sei anni per una educazione integrale della loro personalità, in una visione cristiana della vita  in collaborazione con la famiglia e le risorse del territorio.

La Scuola dell’Infanzia “S. Stefano” è stata fondata nel 1926 dalla volontà della comunità parrocchiale e da quella data ad oggi è stata gestita e diretta dalle suore della congregazione di San Francesco di Sales, fondata nel 1740 da Don Domenico Leonati con lo scopo di educare la gioventù delle classi più povere. A partire da quest’anno scolastico le suore Salesie, che abitano  in un appartamento al piano primo dell’edificio scolastico,continuano la loro collaborazione con la parrocchia e la scuola, garantendo la presenza di una consacrata all’interno del corpo docenti e con diverse forme di volontariato all’interno dell’organizzazione   scolastica. 

Sulla base dell’articolo 33 della Costituzione della Repubblica Italiana e della legge n.62/2000 la nostra scuola si definisce “paritaria” in quanto istituzione scolastica non statale che corrisponde agli ordinamenti generali dell’istruzione coerenti con la domanda formativa delle famiglie e caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia necessari (vedi comma 3-4-5 lg.62/2000).

La scuola è associata alla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) della Provincia di Treviso, fa parte del Collegio Zonale n. 3; , collabora con l’Istituto Comprensivo di Altivole per il Progetto Continuità, con l’amministrazione Comunale  e con diverse agenzie/associazioni  del territorio.

Essa aderisce al C.T.I. (Centro Territoriale per l’Integrazione) di Asolo e Castelfranco per l’aggiornamento del personale docente, per la prevenzione dei disagi e attiva anche il collegamento con il servizio di Neuropsichiatria Infantile di Castelfranco e Asolo, per mettere a disposizione delle famiglie un team di specialisti. La scuola, essendo paritaria, fa parte del Sistema Educativo Nazionale d’Istruzione e di Formazione, perciò si allinea alla normativa scolastica nazionale in atto ed in particolare alle “Indicazioni nazionali 2012 per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”.

 

L’identità e la mission

La Scuola dell’Infanzia, nel rispetto del primario diritto e dovere dei genitori di educare i figli, intende radicare la propria proposta educativa, nella concezione cristiana della vita, che genitori ed insegnanti si impegnano a coltivare, in spirito di collaborazione. 

L’iscrizione alla scuola comporta per i genitori questa presa di coscienza dell’identità della scuola e l’impegno a rispettarlo. 

Ferma restando la concezione pedagogica di fondo, che la ispira, la scuola Santo Stefano adotta  le Indicazioni  Nazionali per il curricolo 2012 D.M. 254 del 16 novembre 2012  e il DPR 11-2-2010 per quanto concerne i traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento relativi all’Irc).

La Scuola è aperta a tutti, anche ai bambini di diversa nazionalità e di altro credo religioso. La Scuola rispetta le loro credenze, senza per altro rinunciare ad essere fedele alla propria identità della quale i genitori sono informati. 

La Scuola non persegue fini di lucro, e intende costituire l’occasione per il concreto esercizio di primari diritti riconosciuti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, personali e comunitari, di iniziativa sociale, di libertà educativa e religiosa. Contribuisce insieme alle altre scuole dell’infanzia, paritarie, statali, degli enti locali, alla realizzazione dell’obiettivo di uguaglianza sociale, nel rispetto del pluralismo delle istituzioni. 

Si propone una attenzione privilegiata nell’accoglienza e nell’attività educativa, dei bambini svantaggiati e per gli stessi chiede che lo Stato e gli Enti locali assicurino i necessari presidi e interventi, senza i quali non è possibile l’integrazione. In particolare rivendica il diritto all’insegnante di sostegno e all’assistente polivalente qualora ne sia prescritta la necessità dall’equipe dell’A.S.L. 

In caso di contrasti tra gestione, operatori, genitori, dovrà essere data prevalenza, nel rispetto dell’identità della scuola, ai superiori interessi del bambino. 

La scuola Santo Stefano persegue le seguenti finalità:

La Scuola dell’Infanzia, in armonia con la finalità e gli aspetti che la caratterizzano e che

  vengono esplicitati nel “Progetto Educativo” e nel Piano dell’Offerta Formativa: 

  • Promuove la partecipazione delle famiglie e degli operatori delle scuole negli organi di gestione comunitaria, come espressione della comunità educante, previsti dallo statuto;
  • Considera la qualificazione e l’aggiornamento del proprio personale, condizione fondamentale dell’impegno educativo e ne assume la responsabilità e l’onere finanziario; al personale è fatto obbligo di partecipare alle iniziative di aggiornamento e qualificazione;
  • Favorisce i rapporti con le altre istituzioni presenti nel territorio e un confronto costruttivo e una verifica delle proprie attività;
  • E’ aperta ai contributi della comunità ecclesiale e civile, in cui esprime la propria originalità educativa nella ricerca e nella sperimentazione didattica;
  • Collabora con le iniziative della FISM e di altri enti culturali;
  • Tiene i rapporti con gli organismi ecclesiali che operano nel campo dell’educazione e collabora con questi per l’attuazione e lo sviluppo del piano pastorale della famiglia e della scuola;
  • Tiene i rapporti con gli enti locali e con le strutture centrali e periferiche dello Stato, nel rispetto delle reciproche autonomie;
  • Attua e sviluppa rapporti e convenzioni con gli enti locali, nel rispetto del Regolamento interno

In particolare

L’insegnante che opera all’interno della scuola deve tener presenti i seguenti principi e opera scelte chiare per la formazione integrale dell’alunno:

  • mette al centro la persona;
  • crede nell’educabilità di ogni individuo;
  • coltiva la fiducia nelle potenzialità di ciascuno;
  • accoglie gli alunni senza alcuna discriminazione;
  • educa all’amore e alla libertà;
  • propone valori e ideali umani e cristiani che formano la volontà al bene, alla verità e alla bellezza;
  • promuove la partecipazione responsabile dell’alunno alla sua crescita;
  • orienta ad una positiva costruzione di sé e della vita;
  • stabilisce relazioni in un clima di famiglia;
  • stabilisce regole comportamentali per un vivere comune sereno, facendole emergere come bisogno;
  • favorisce l’adesione alla vita della comunità parrocchiale;
  • forma una coscienza civile favorendo valori di rispetto, tolleranza, solidarietà e pace in prospettiva mondiale;
  • favorisce lo sviluppo del senso critico della realtà.

Sono educatori anche coloro che sono addetti ai vari servizi della scuola e con il loro lavoro e la loro testimonianza di vita sono partecipi alla comunità educante.

Sia il personale docente che non docente si impegna a condividere e a testimoniare i principi ispiratori del Progetto Educativo

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